Qual'è stato l'intento del Comune
L’intento che ha mosso l’Amministrazione nel dotarsi di un simile strumento è stato quello di dar vita ad un’immagine coordinata dell’Ente, che risulti immediatamente riconoscibile dai soggetti esterni e che promuova un’identità del Comune ancorata a comportamenti virtuosi ed ai valori condivisi dalla comunità.
Il Progetto
Il progetto ha portato alla definizione sia del nuovo logo del Comune che dei materiali di comunicazione esterna, mirando a differenziare il marchio a garanzia di una corretta identificazione del soggetto della comunicazione, ad assicurare la qualità dell’offerta e la credibilità dell’Ente pubblico, a promuovere la visibilità e la diffusione nel territorio.
Il logo, a mezzo del quale l'Ente trasmette le sue radici ed il suo divenire, ossia i suoi caratteri fondanti, assume un ruolo centrale nella progettazione e nell’uso della immagine coordinata del Comune, ed è per questo che lo stesso è stato oggetto di uno studio dettagliato che ha condotto peraltro al varo del nuovo stemma comunale approvato con decreto 2.10.2006 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il Logo del Comune
La versione canonica del logo del Comune di San Martino Buon Albergo si compone di tre parti:
- Lo Scudo: a forma e le proporzioni del simbolo grafico rispecchiano la tipologia araldica e l’immagine raffigura un cavaliere che monta un cavallo bianco e tiene con la mano destra una lancia la cui punta arriva a conficcarsi nel terreno. I colori dominanti sono il verde del suolo e il rosso dello sfondo.
L’iconografia fa riferimento al santo da cui il paese trae il suo nome, San Martino. Il santo è qui raffigurato in un episodio minore, nell’atto di abbassare la lancia, quasi a segnare la vocazione che lo farà diventare da milite a vescovo di Tours. Il cavaliere è vestito con un armatura di metallo, il cavallo in posizione di arresto di fronte alla battaglia e la punta della lancia è conficcata in parte nel suolo, ad indicare il rifiuto di usare violenza al nemico. San Martino, dunque, oltre ad essere il santo che dona il mantello al mendico, si qualifica come portatore di pace, in perfetto accordo alla restante parte del toponimo che vuole la località di San Martino Buon Albergo essere un “albergo ristoratore”, accogliente chi vi era di passaggio fin dall’epoca romana.
- La Corona: la forma della corona sovrastante lo scudo rispecchia anch’essa le prescrizioni araldiche che vogliono la corona del Comune “formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine”. Il colore usato è il grigio, unitamente al rosso nell’apertura inferiore.
- Il logotipo: è la parte testuale del logo, necessaria per l’identificazione dell’Ente comunicante; il logotipo è parte integrante del marchio e non può essere utilizzato separatamente dal simbolo grafico, salvo nel caso in cui si utilizzi la versione araldica.
Il Gonfalone
IL Gonfalone costituito da un drappo di bianco, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma, con l’iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni sono argentati. L’asta verticale è ricoperta di velluto bianco; nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune. L’asta è ornata da cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento.
La Bandiera
La Bandiera è costituita da un drappo bianco con la bordatura partita di rosso e di verde, caricata dallo stemma del Comune. L’asta è ornata dalla cravatta tricolorata dai colori nazionali.